COMBINAZIONI21 è un progetto a cura di Riccardo Vannuccini, che si realizza a Roma con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la collaborazione del Museo Nazionale Romano, l’Istituto di pena minorile Casal Del Marmo, l’Istituto secondario Borgoncini Duca e il Centro diurno Gli Scatenati per minori in esecuzione di pena esterna.
Il progetto, secondo le caratteristiche dell’azione teatrale, si realizza attraverso tre linee d’intervento, specifiche ed originali dell’arte scenica che si ricorda appartenere in modo esclusivo all’ essere umano e che segna di questo vivente il passaggio dall’ esistenza all’ esistenza qualificata, dall’ essere all’ esserci.
Focus del progetto è proprio il recupero di un’esistenza qualificata attraverso il ripristino delle capacità espressive, qua compromesse dalla pandemia: l’essere umano – il bambino e il giovane segnatamente – partecipa al mondo attraverso l’arte, il gioco, ovvero attraverso la capacità di mettere in figura gli accadimenti dell’esistenza, inediti o critici.
I laboratori teatrali attivati nei tre centri, attraverso l’impiego di tecniche e di docenti competenti – il lavoro delle prove si lega al concetto di maestria, del come saper fare, l’hexis aristotelico – intende produrre una ri-generazione della potenza della presenza attiva: dynamis ed energeia, potenza e capacità di fare. Non possiamo considerare i giovani e il covid19 soltanto come i dati oggettivi di una statistica, gli elementi di una indagine pedagogica o sociale: l’AZIONE TEATRALE conduce invece gli interessati ad una relazione soggettiva, SINGOLA E SINGOLARE, per facilitare il recupero di un sé presente prima di tutto a se stesso. E d’altra parte non possiamo tenere il tema dei giovani slegato da un recupero di socialità complessivo in una sorta di nodo borromeo che sul modello di Lacan stringe i giovani, la comunità locale, lo sviluppo sociale armonico di tutto il territorio.
Al termine del percorso teatrale della durata di 6 mesi saranno preparate tre performance dedicate a tre grandi capolavori della letteratura destinate ad un ampio pubblico, ovvero a tutta la comunità di riferimento.
Le performance saranno presentate in diversi centri della Città, a cominciare dal museo ipotizzando subito – secondo l’indicazione felice di Audrey Azoulay, direttrice generale dell’Unesco – una connessione forte e necessaria fra il recupero dei giovani e la riapertura dei luoghi culturali.